Descrizione
La chiesa di Santa Maria sorge all'imboccatura della valle del "Riu Mulinu", così detta perché all'inizio dello scorso secolo, poco più a monte vi era ancora un mulino ad acqua. Non si conoscono ancora i documenti che datano la costruzione dell'edificio. Gli storici fanno cenno ad un sedile di pietra disposto a semicerchio dietro l'altare. Questo sarebbe servito da sedile per i canonici durante la recita dell'ufficio al loro primo stanziarsi nella nuova sede di Ales, quando, per cause ancora ignote fu abbandonata intorno al 1180, l'antichissima sede di Usellus. Da quel periodo infatti, specie gli atti pontifici, indicano la diocesi indifferentemente col nome di Usellis o di Alarum-Alae. Queste considerazioni fanno ritenere che la chiesa di Santa Maria sia stata la prima sede temporanea della Cattedrale di Ales. La lunghissima vita del piccolo santuario, con le immancabili ristrutturazioni o parziali rifacimenti, hanno cancellato l'originaria fisionomia. Non è però da escludere che inizialmente la chiesa fosse stata costruita in stile pisano e che in un successivo rifacimento sia stato conservato il basamento dell'abside dentro le nuove strutture. L'attuale facciata, nella planarietà dell'intonaco liscio, sormontato da un timpano triangolare e da un campaniletto a vela, sulla sinistra, non offre alcun elemento di rilievo, ad eccezione di quattro merli in pietra locale, lavorati con cura. Lo stile richiama tempi e motivi architettonici catalano-aragonesi, anche se non è da escludere , come spesso accade nell'architettura sarda, un tardivo richiamo al passato, interpretati spesso con vena patetica di estrosità artigianale.